Sedersi a tavola 5 volte al giorno.
Per restare in forma con più energia. regolarizzando il metabolismo
Sveglia alle sette, un caffè veloce, un panino in piedi a pranzo: ovvio che poi, a cena, divoriamo l’intero frigorifero.
Questo è un autentico mix di cattive abitudini alimentari, un sistema infallibile per ingrassare,non digerire, soffrire di mal di stomaco e dormire male.
«La corretta ripartizione dei pasti nel corso della giornata è importante ai fini di un’alimentazione equilibrata, tanto quanto la scelta dei cibi e della loro quantità», assicura il dottor Damiano Galimberti, specialista in Scienze dell’Alimentazione a Milano e presidente dell’Associazione Medici Italiani Antiaging
«Suddividere la dieta quotidiana frazionata in almeno 5 pasti è estremamente utile e sano perché permette di regolarizzare metabolismo e digestione, con effetti visibili sulla linea, senza bisogno di ricorrere a un regime alimentare dimagrante».
COMBINAZIONI MEDITERRANEE
Spunti e suggerimenti arrivano anche dagli anglosassoni.
La loro tradizione alimentare, infatti, già prevede una suddivisione dei pasti con colazione abbondante, pranzo consistente, tè alle cinque e cena leggerissima.
Un buon esempio da seguire, insomma, meglio però se sostituito con i piatti dalla nostra sana dieta mediterranea.
La prima regola per mantenere il nostro corpo in normopeso soprattutto nel periodo della pre e menopausa è quella di curare la colazione, che deve fornire circa il 20% dell’apporto calorico quotidiano.
Basta scegliere un cibo per ciascuno di questi tre gruppi alimentari: cereali, frutta, latticini.
Quindi sì a latte ma vegetale ( latte di riso o soia), pane e marmellata, oppure latte vegetale e cereali più un frutto o, ancora, crostata di frutta e yogurt vegetale .
A metà mattina inserire una pausa “spezzafame”: yogurt oppure, o uno snack salato leggero.
Il pranzo sarà a base di carboidrati: pasta o riso spaghetti di soia, farro couscous con verdure.
A merenda va bene una porzione di frutta, o una macedonia, oppure un centrifugato misto di frutta e verdura.
La cena dovrebbe essere proteica, con carne o pesce oppure, per i vegetariani, legumi, soia, uova, formaggi, tofu, sempre accompagnati da un’abbondante dose di verdure.
I pasti glucidici dunque vanno concentrati nella prima parte della giornata,
quelli proteici nella seconda: questo perché gli zuccheri vengono trasformati più rapidamente in energia nelle ore in cui si è più attivi, mentre le proteine sono utili la sera, perché l’organismo produce gli ormoni necessari al suo funzionamento soprattutto durante la notte e per sintetizzarli sono indispensabili proprio le proteine.
Seguendo questi accorgimenti, il vostro apparato digerente funzionerà con maggiore regolarità e non vi ritroverete più a fine pasto appesantiti e assonnati.
Ancora meglio se seguirete due principi cari all’Ayurveda: non mangiare di nuovo finché il pasto precedente non sia stato del tutto digerito e dedicare al momento della tavola il tempo e la calma necessari. La fretta, infatti, non è alleata della salute.
NO AGLI ATTACCHI DI FAME
Sempre il dott. Damiano Galimberti ci spiega tutti gli altri benefici di un regime alimentare organizzato in 5 piccoli pasti. «Distribuire l’apporto calorico giornaliero in più parti, consente innanzitutto all’organismo di metabolizzare meglio il glucosio, principale zucchero di trasformazione, e di esercitare così un migliore controllo della glicemia, il tasso di glucosio presente nel sangue. Se il glucosio è ingerito in singole dosi massicce, non viene utilizzato bene dall’organismo, non viene bruciato e di conseguenza si deposita sotto forma di grasso.
Inserire uno spuntino tra colazione e pranzo e uno tra pranzo e cena, inoltre, consente di evitare attacchi di fame improvvisi e incontrollati, in cui si è portati a consumare alimenti ricchi di grassi e di zuccheri.
Infine, meglio evitare di imporre grosse pause all’attività dell’apparato gastrico: quando si sta a lungo senza introdurre cibo nello stomaco, questo continua a produrre succhi gastrici che, in assenza di alimenti, si scaricano sulle mucose dello stomaco, causando bruciori e, alla lunga, gastriti o ulcere».
Una corretta diagnosi estetica nutrizionale con impedenziometria per valutare massa magra grassa ritenzione ed eventuale sovrappeso è il modo migliore per sapere esattamente come fare a rientrare nella nostra taglia,senza pensare solo alle calorie o al peso indicato nella bilancia