IL modo migliore per DIMAGRIRE lo dico sempre è non INGRASSARE.. e questo possiamo farlo partendo dall'inizio LA SPESA vediamo come...
È a monte che nasce una buona cucina, dalla scelta degli ingredienti dipende il risultato finale. E Antonio Scaccio, ha le idee molto chiare su cosa mettere nei sacchetti prima di puntare ai fornelli: «Primo, non dobbiamo lasciarci ingannare dalla bellezza esteriore dei prodotti, che non è sinonimo di naturalezza e bontà - ci dice - al contrario è a volte preferibile qualche imperfezione, perfino un bruchetto, che ci dà la certezza di assenza di contaminazione. Secondo, è saggio orientarsi verso il biologico che garantisce una buona qualità.Per riconoscere le verdure buone, bisogna verificare che le foglie non siano avvizzite, flosce e con macchie di ruggine, ma ben sode, croccanti e turgide. Lo stesso vale per la frutta, dove la consistenza e il colore vivo e sano sono importanti criteri per l’acquisto, insieme al grado di maturazione che deve essere perfetto. Quanto a cereali e legumi, talvolta è obbligata la scelta di prodotti secchi, ma anche qui dobbiamo fare attenzione al grado di invecchiamento, mai sopra l’anno. E come regola fondamentale, scegliere prodotti di stagione, anche nel caso dei cereali che freschi di raccolto sono migliori per la produzione delle farine. I legumi appena colti hanno un’ottima carica energetica». e quindi imparare a leggere sempre le etichette per sapere la data di inizio confezione e tutti i contenuti: conservanti coloranti etcc..
Proteine buone in tutti i sensi
In un regime vegetariano giocano un ruolo fondamentale certi alimenti proteici alternativi a carne e pesce. Regina è la soia, «proteina fra le più usate dai vegetariani - conferma Scaccio - è molto versatile perché si presta ad essere consumata dall’antipasto al dolce. Possiamo assumerla anche come bevanda, e da qui trasformarla in creme, budini, salse, le potenzialità sono davvero tante». Intorno al tema del tofu, derivato dalla soia, lo chef si sbizzarrisce nel suo libro in trovate creative, riabilitandolo come ingrediente degno di attenzione gourmet: ci confeziona delle quenelle speziate o delle mattonelle ripiene di verdure saltate, lo condisce con erbe aromatiche e olive. Allo stesso modo nobilita un altro preparato amato dalla tribù macrobiotica-veg, il seitan, che ha davvero bisogno di coccole talentuose per risultare accattivante al palato. «È composto dalla sola parte proteica del frumento - spiega l’esperto - eliminando dalla farina tutto l’amido. Quindi viene cotto con dell’acqua e foglie di alga kombu e miso o tamari, che danno sapore e forza al glutine.
Questo il prodotto che troviamo sugli scaffali, la bravura sta poi nell’enfatizzarne il sapore neutro con l’aiuto di certi ingredienti: emulsione di arance, olio extra vergine,La Salsa di Soia di tipo “Shoyu” è un prodotto che si ottiene da un processo di fermentazione che coinvolge la pasta di semi di soia e semi di grano tostato, aromi adoperati come salamoia per un carpione di fettuccine di seitan, oppure per un polpettone o una tartare. Basta assemblare aromi e sapori anche decisi per trasformare il seitan in una pietanza di tutto rispetto».
Sapienti peccati di gola
Nel libro ampio spazio viene dato anche ai formaggi e un intero capitolo è dedicato a dolci succulenti. E, si sa, proprio su questi mirano spesso le voglie golose dei vegetariani, con conseguente rischio di un eccesso di calorie. Come evitare dunque di prendere chili senza troppe rinunce? «È vero, i formaggi sono un peccato di gola - riprende Scaccio - come è vero che sono tremendamente dannosi se associati in modo assiduo ed errato con altri alimenti. Andrebbero mangiati da soli, magari con del pane integrale, o sposati con parsimonia alle verdure; un po’ meno funzionano con le solanace che comprendono ortaggi di cui consumiamo i frutti (pomodori, melanzane, peperoni) o la porzione tuberosa del fusto sotterraneo (patate), perché creano una reazione non proprio benefica, ma come si fa a voltare le spalle a una melanzana alla parmigiana? Anche il piacere vuole la sua parte, e pure i dolci diventano vere e proprie performance di golosità. Possiamo assecondare qualche vizio, purché lo facciamo con consapevolezza ed equilibrio Pertanto “ Trasgressioni Programmate ”che tra l'altro non ti fanno vivere i sensi di colpa del topo trasgressione . E magari, a fronte di strappi, prendiamoci un periodo di depurazione organica con cibi integrali privi di grassi e condimenti semplici, aggiungendo anche antiossidanti come il lino e il sesamo, macinati freschi e usati come condimento».
mai fare la spesa quando abbiamo fame e fretta